Ecco che mentre sono a lavoro mi arriva un sms con scritto…

“Ciao Giovanni! ci scrivi la tua testimonianza sul corso Maddalena?”

Inizialmente non sapevo cosa scrivere a riguardo ma facendo memoria di quei giorni mi sono reso conto di quanto questa esperienza abbia lasciato una traccia indelebile sul mio sentiero.

Ormai è un po’ che sono in cammino con i frati e di esperienze che hanno aggiunto tasselli al mio puzzle ne ho fatte tante ma il Maddalena mi ha messo difronte alla verità di chi sono oggi, quasi come se mi avessero fatto una tac.

Maddalena una donna impossessata da 7 demoni che viene liberata, purificata e che si mette alla sequela di Gesù.

Maddalena una donna ferita, ma nel cuore un amore ardente!

Anche io quando sono arrivato ad Assisi la prima volta ero incastrato nelle mie ferite ma dopo l’abbraccio innamorato del Padre, ben deciso a riportarmi nell’amore ordinato, mettendo argini forti e saldi per contenere il torrente d’amore in piena che scorre dentro me, ho cominciato un percorso verso la libertà!

Tutto questo con non poche lacrime ma proprio queste, come per la Maddalena che piange davanti al sepolcro spalancato sono state gli occhiali per vedere nitido il volto di Gesù Cristo, il risorto.

Ed è proprio di resurrezione che si tratta, dell’amore che vince la morte!

Maddalena si sveglia presto per andare al sepolcro a profumare un corpo morto, o sarebbe meglio dire a coprire la puzza di morte.

Proprio così anche io nella mia vita per anni mi sono agitato tanto per apparire quello bravo nel compiere gesti d’amore. Mi dicevano che ero in grado di amare anche il più piccolo filo d’erba, ma poi in verità stavo solo spruzzando profumo su un modo disordinato di amare, che portava tante ferite a me e agli altri. Si mi rendeva felice, ma di una felicità incostante. Il mio cuore era una montagna russa, sali e scendi con l’adrenalina a palla ma quando sei in alto non ti godi la vista, pensi solo al momento in cui sarai sulla discesa!

Ed ecco arrivare le lacrime davanti a cose che ti spiazzano e mentre le persone intorno ti chiedono perché piangi parte sempre lo stesso discorso: Maddalena trova il sepolcro vuoto, piange, hanno portato via il suo Signore e non sa dove l’hanno posto.

Su quante cose ormai “morte” ho pianto, e quando mi chiedevano “perché piangi?” dicevo sempre che io non volevo fare del male a nessuno, desideravo solo amare tanto, amare di più, ma sempre mi trovavo ad infliggere ferite.

Ma solo quando proprio in quelle lacrime, scoprendomi cercato, chiamato per nome, mi sono voltato, cambiando direzione allo sguardo, ho cominciato a puntare gli occhi sul volto che mi diceva, “tranquillo, fidati di me, la morte è vinta, ci sono passato io per te e adesso apriti e lasciami entrare a trasformarti dall’interno così che tu possa amare, amare di più!”.

Io come Maddalena ho creduto, mi sono fidato ed ho rotto con una tristezza, ho ripuntato lo sguardo sui desideri, quelli che sognano di portarti verso una gioia piena.

Ed ora che comincio a sperimentare questo amore grande, così come la Maddalena corre dai discepoli per dire loro “Ho visto il Signore!”, anche io non riesco più a stare fermo. Mi riempe di gioia testimoniare che con Gesù Cristo, prima di ogni aspetto puramente religioso, avendo fede in lui vieni liberato e guidato verso la gioia piena.

Si posso proprio dire che il Corso Maddalena per me è stato una TAC e sai qual’è il risultato che ho scoperto? che ogni cellula del mio corpo comincia ad essere invasa da una cosa pericolosissima, l’AMORE!

Giovanni

Testimonianza di alcuni giovani durante il corso Maddalena.