Giovani, con i Frati di Assisi, in Terra Santa

“Questi sono davvero luoghi dove Dio parla a ognuno di noi”

“Io sento proprio che qui la Parola si fa carne”

“Il Signore chiama ciascuno di noi a una vocazione specifica, che risponde profondamente a un desiderio che portiamo da sempre nel cuore … ed e’ per quello che siamo pellegrini, perche’ cerchiamo sempre di ritornare a quel qualcosa di grande che ci unisce a Dio”

Federico, Alessandro, Isabella e molti altri… pellegrini in Terra Santa accompagnati dai frati di Assisi.

“Nei vari luoghi dove siamo stati rivivendo anche gli episodi del Vangelo, quindi gli stessi luoghi dove Gesu’ e’ passato, e’ vissuto, man mano e’ nata in me una gioia indescrivibile”.

Sono stati giorni molto intensi, per questo gruppo di giovani provenienti da diverse parti dell’Italia, pellegrini sui luoghi di Gesu’, ognuno con la propria storia e con la propria ricerca.

Li abbiamo incontrati in una delle tante tappe del cammino sui luoghi santi, lungo la Via Dolorosa che stazione dopo stazione ripercorre la Passione di Cristo … fino al Santo Sepolcro.

Organizzato dal Commissariato della Custodia di Terra Santa dell’Umbria, il pellegrinaggio e’ frutto dell’invito rivolto ai giovani tra 18 e 32 anni, che hanno frequentato i corsi vocazionali proposti dal Servizio orientamento giovani dei Frati minori di Assisi …

“Per me e’ veramente tutto nuovo … e’ da un anno, un anno e mezzo che mi sono convertito, che il Signore ha fatto luce nella mia vita. Le parole che risuonano dentro sono ‘la via, la verita’ e la vita’ e la via non e’ altro che questo pellegrinaggio che stiamo facendo in questi giorni, i momenti le situazioni, i profumi, tutto quello che ha provato Gesu’ Cristo .. in questo cammino ci vuole insegnare la strada per poi tornare a casa dove comincera’ il vero pellegrinaggio”.

“Non mi aspettavo una risposta chiara, anche perche’ non so ancora bene parlare con Dio … e’ difficile parlarci come se fosse un padre: ‘Che cosa mi chiedi, dove mi vuoi, che cosa vuoi fare della mia vita?’. Ma effettivamente nella parola concreta il Signore da una risposta a questo desiderio, una intuizione, non e’ che sia ‘tu sarai questo, adesso la tua vita e’ risolta’ … e da quella intuizione io desidero gettare le reti”.

Saluto ai marciatori del Ministro Generale dei Frati Minori, fr. Michael A. Perry

“Tu sei Santo!”: queste le parole che risuonavano oggi pomeriggio nella piazza della Basilica, all’arrivo del primo gruppo di giovani della XXXIII Marcia Francescana, dal titolo “Chi crede cammina”. Dal 25 luglio centinaia di giovani sono in cammino, da tutta Italia e oltre (dall’Austria, dalla Croazia, dalla Bosnia), alla volta della Porziuncola, locus sanctus e porta vitae aeternae, santuario del Perdono.

Tu sei Santo! E chi potrà narrare le Tue opere di grazia nel cuore di questi giovani, i cui volti, pur segnati dalla fatica e della canicola, lasciavano trasparire una gioia traboccante? Abbiamo chiesto ad alcuni di loro di esprimere in una parola la bellezza di questi giorni di cammino: e sono affiorati termini come misericordia, fraternità, gioia, speranza, libertà, stupore, stanchezza, condivisione, conversione; l’immagine profetica di sepolcri che si aprono; e verbi come “fidarti”, “offritevi”, “bùttati”… Intravediamo in queste parole l’opera di Dio che plasma il Suo popolo: offendo il Suo perdono, che riconcilia con Lui e coi fratelli; suscitando una conversione, cioè un cambio di rotta, di mentalità, che apre ad una vita nuova, fatta di gioia, libertà, di relazioni fraterne, di fiducia nel futuro; e intravediamo pure la nostra risposta, che ci chiede di fidarci di Lui e di camminare con Lui.

La gioia del canto e le parole di benedizione e di lode Francesco di Assisi hanno accolto i gruppi di marciatori che via via si aggiungevano nella piazza; a loro si è infine rivolto il Ministro Generale dei Frati Minori, fr. M. A. Perry.

Il Generale ha ringraziato i giovani marciatori per la testimonianza che rendono alla vita, alla gioia, alla misericordia di Dio. Ha poi ricordato che Dio è con noi, cammina con noi e conosce le nostre difficoltà e crisi, così come le nostre gioie, e ci offre l’esperienza della Sua misericordia perché portiamo al mondo un messaggio di speranza, per ricostruire la famiglia umana. Ha poi sottolineato che il camminare è espressione di un movimento interiore, spirituale, che noi compiamo per affrontare ciò che ostacola la nostra amicizia con Gesù; ma prima ancora è espressione di un movimento di Dio, che vuole portarci tra le Sue braccia. Infine, richiamandosi all’incontro della GMG di Rio de Janeiro con Papa Francesco, ha invitato i giovani a passare dallostare al fare, ad uscire per trovare se stessi, gli altri e Cristo, per camminare con Lui e come Lui, e rispondere insieme ai fratelli alla Sua chiamata.

“Tu sei santo, Signore, solo Dio, che compi meraviglie!”. Così si esprimeva Francesco, nelle Lodi di Dio Altissimo, dopo l’ineffabile esperienza della Verna, accogliendo nel suo corpo i segni dell’amore di Cristo che già aveva conquistato il suo cuore; un cuore che, dilatato dallo Spirito sugli orizzonti di Dio, colmo degli stessi sentimenti che furono in Cristo, era traboccato dinanzi alla Porziuncola in parole vibranti: “Voglio mandarvi tutti in Paradiso!”. Questa volontà di Francesco ha mosso otto secoli di storia, e ha trovato compimento anche oggi, in questi giovani che si sono uniti alle migliaia di pellegrini che fin dalle 6 del mattino hanno gremito la Basilica accostandosi al Sacramento della Riconciliazione e partecipando all’Eucaristia.

“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente, e santo è il suo nome”: così cantava dinanzi alla cugina Elisabetta la Vergine Madre, modello di ogni lode. Ed oggi, dal fastigio della Basilica, il suo rilucente, materno abbraccio ha reso plasticamente l’invito risuonato nella Liturgia della Parola: “Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate!” (Sir 24, 18). Regina degli Angeli! Chi potrà narrare le grazie che il Signore continua a donarci per la tua intercessione?

Enrico ha catturato l’assemblea con la sua testimonianza e per più di un’ora ha consegnato a cuore aperto la sua storia di marito e padre di tre figli; soprattutto, però, ha testimoniato come il passaggio del Signore abbia infiammato di amore la sua vita, trasformandola in maniera impensabile.

Cominciando dall’arrivo ad Assisi di lui e Chiara fidanzati un po’ complicati, Enrico ha preso per mano i frati in un viaggio che li ha condotti attraverso quella che p. Daniele Gianre, introducendo l’intervento di Enrico, ha definito “una storia cristiana, né più né meno”.

Prima il cammino verso il matrimonio, poi l’esperienza di dover accompagnare due figli tra le braccia di Dio dopo meno di mezz’ora dal parto perché venuti alla luce con malformazioni gravi che li rendevano “non compatibili con la vita qui per come la intendiamo noi”; successivamente, la scelta di Chiara di non curare quello che pareva essere un tumore maligno per non mettere in pericolo la vita del piccolo che portava in grembo; infine, la struggente vita quotidiana degli ultimi mesi della vita terrena di Chiara, condotta alla morte un anno dopo la nascita del piccolo Francesco, vivo grazie al dono della vita di sua madre.

Il 2 agosto, giorno dell’Indulgenza della Porziuncola

Oggi, Solennità del Perdono consesso per intercessione di Francesco alla Porziuncola e Dedicazione della stessa chiesetta, durante l’arrivo della XXXII Marcia Francescana, o Marcia del Perdono, Federica Grandis è tornata a Santa Maria degli Angeli con le telecamere di TV2000.

La diretta di oggi mirava proprio ad intervistare alcuni marciatori perché raccontassero la loro esperienza. Ed è così che p. Francesco, Frate Minore che da un decennio circa è impegnato in tutte le attività che si tengono ad Assisi per i giovani, ha spiegato il senso della Marcia del Perdono, mentre Roberto, un giovane marciatore, ha raccontato la sua esperienza di questi giorni di grazia. I due servizi registrati, invece, hanno presentato due storie, entrambe cominciate lontano, ed entrambe legatesi in qualche modo al Signore per mezzo della Porziuncola, luogo evidentemente che attrae, luogo che affascina, luogo di grazia (ed in questi giorni quest’affermazione è concretamente tangibile), luogo della “porta santa sempre aperta”, porta del Paradiso!

Testimonianza di Tiago, Volontario della Porziuncola, dal Brasile alla Sardegna ad Assisi a…

Testimonianza di conversione di sr Rosa, Francescana Missionaria di Gesù Bambino, giunta 20 anni fa ad Assisi da Madrid ora serve il Regno proprio vicino alla Porziuncola che tanto ha significato e significa per lei.

Intervista a fr Francesco sulla Marcia Francescana o Marcia del Perdono all’arrivo in Porziuncola e Roberto uno dei 270 giovani che in questi giorni hanno marciato con i Frati di Umbria e Sardegna.

Beati quei ragazzi e quelle ragazze che fanno della volontà di Dio il loro progetto di vita,
perché essi saranno veramente liberi.

Beati quei ragazzi e quelle ragazze che decidono il loro futuro pregando, ascoltando, consultando,
perché troveranno la strada per realizzarlo.

Beati quegli uomini e donne, quei giovani e bambini che di tutto quanto hanno sanno fare a metà con chi non ha,
perché saranno felici il doppio.

Beati quegli uomini e quelle donne che hanno nostalgia di purezza,
perché Dio ridonerà loro un cuore puro di fanciulli.

Beati quei ragazzi e quelle ragazze che sanno dare gradualità alla loro vita,
vivendo l’ amicizia, poi il fidanzamento nella purezza, preparandosi e in attesa del sigillo nuziale che Dio metterà sul loro amore.

Beati quei ragazzi e quelle ragazze che Gesù riserverà per sé, chiamandoli a un cuore grande, a un amore per tutti, a consacrarsi per la salvezza del mondo.

Beati quei ragazzi e quelle ragazze, la cui vita non si imporrà a nessuno,
ma attrarranno tutti con la bellezza delle loro azioni e la verità delle loro parole.

Beati quei giovani che sanno vedere Dio in ogni frammento di verità e di bellezza, di bontà e di amore, in ogni volto anche il più sfigurato,
perché si stanno preparando a contemplare il volto di Dio.

Beata la Chiesa e il mondo che può contare con questi giovani,
perché Dio farà cose grandi con loro.

Fr. Giancarlo Rosati ofm

 

Erano circa 1500 i giovani, accompagnati da frati, suore e preti di tutta Italia, giunti ieri sera alla Porziuncola per accogliere il 2012 rendendo grazie al Signore per le meraviglie compiute nell’anno passato.

La serata è iniziata con la celebrazione del Vespro, presieduta da p. Francesco Piloni, dinanzi alla Porziuncola dove i ragazzi si sono radunati alle ore 18.00. Dopo la liturgia della Parola Padre Francesco ha presentato il tema «Il meglio deve ancora venire» riferendosi alla Vita Eterna e riportando l’attenzione sull’amore di Dio che si cala nella vita di ognuno di noi, non imponendosi ma lasciandoci la possibilità di accoglierlo per poi poterlo ridonare. L’amore di Dio se accolto ha la capacità di cambiarci al punto da darci Pensieri nuovi, Cuori nuovi, Occhi nuovi e Gesti nuovi. Al termine della catechesi la preghiera si è conclusa con il Padre Nostro e la Benedizione.

I ragazzi sono poi andati a cena e si sono ritrovati per il secondo momento, quello della festa al palazzetto. Presentatore della serata è stato p. Gianluca Iacomino accompagnato frati e suore e dalla mitica band dei Perfetta Letizia che ha animato la nottata con musiche e canti. Dopo la presentazione delle regioni, con la proiezione di un filmato e la “sigla della serata”, p. Gianluca ha chiesto per ognuno dei ragazzi presenti, in questo nuovo anno, Occhi nuovi per vedere le meraviglie che il Signore ha donato nella vita di ogni persona, occhi che sappiano vedere oltre ogni “crisi” che le nostre radici sono in cielo dove aspettiamo di contemplare in eterno il Volto di Dio.

Dopo alcuni canti il terzo momento della festa ha proposto la testimonianza di due donne:

  • la prima, una signora colombiana che ha raccontato in poche parole, ma dense di significato, i sette anni trascorsi in carcere e come l’accoglienza dell’amore di Dio ha cambiato la sua vita, il suo rapporto con se stessa, con i suoi familiari e anche con gli atti processuali;
  • la seconda, Clara, una mamma e sposa di Perugia, ha raccontato un «pezzo» della sua vita: di come questo Signore molto concreto è entrato far parte della sua vita trasformandola: «Ho iniziato ha vedere con occhi nuovi e da quel momento mia vita ha portato frutto anche per altri: il Signore mi ha accolto con le mie povertà, trasformandole per metterle a disposizione di tante persone bisognose, in particolare carcerati e ragazze di strada». Padre Francesco ha concluso l’intervento dicendo: «Il meglio nella vostra vita è già arrivato!!!».

Dopo un ultimo canto c’è stata la consegna per ogni ragazzo di un Santo protettore per l’anno in arrivo e poi la processione aux flambeaux fino alla Porziuncola, attraversando le vie di Santa Maria degli Angeli, dove si è svolta la celebrazione Eucaristica presieduta da p. Giancarlo Rosati, responsabile dell’animazione vocazionale dei Frati Minori dell’Umbria, accompagnato da una trentina di sacerdoti concelebranti e dal coro dei cantori (frati e suore) guidato da fr. Fabio Nardelli.

P. Giancarlo ha iniziato l’omelia dicendo: «Vi vogliamo bene. Per questo vi abbiamo invitato!» e poi ha continuato ribadendo più volte come ci riportava nella seconda lettura S. Paolo: «L’eternità è già qui!!»: Dio ci ha mandato il suo Figlio nato da donna, ed ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del Figlio, che grida; Abba!! Padre!! Ha ricordato poi come anche la vita di Francesco d’Assisi si è trasformata: «Francesco ha i tratti di una umanità compiuta, tutti lo riconoscono anche chi non crede, tutti si vogliono identificare con lui». P. Giancarlo ha concluso l’omelia con le beatitudini dei giovani!!!!

Dopo la Celebrazione c’è stato il consueto scambio di auguri.

Ascoltando e incontrando molti ragazzi è passato questo messaggio francescano della gioia: non è una gioia “farsa” ma una gioia che viene da Dio ed è contagiosa. Quindi anche il modo di festeggiare e di ringraziare il Signore per le sue meraviglie lo diventa.

Ringraziamo in particolare i Frati dell’animazione vocazionale e tutti quelli che hanno collaborato per la riuscita di questa grande Festa. Ma, soprattutto, ringraziamo Dio per tutto quello che ha fatto e continua a fare. L’Eternità è già qui!!!!! Anche se il meglio deve ancora venire!!