La Misericordia ricevuta è il Dono che può portare molto frutto

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Catechesi conclusiva della Marcia, di fr Alessandro Ciamei

La XXXIV Marcia Francescana, dopo aver portato 1750 giovani – provenienti dall’Italia e da diversi Paesi europei – a godere del Perdono di Dio Padre buono, Padre di Gesù Cristo e Padre nostro, offre ancora a questi ragazzi la possibilità di ritrovarsi intorno alla Porziuncola per pregare e ascoltare una parola bella, quella del Vangelo.

Un’assemblea dai mille colori, a causa dei diversi colori usati da ciascun gruppo di marciatori, richiama immediatamente la festa di colori che rendono affascinante la Pala di Prete Ilario all’interno della Porziuncola e che riporta per immagini il gran Dono che Francesco d’Assisi chiese ed ottenne per tutti noi.

Questa stessa assemblea ha voluto, all’inizio del momento di preghiera, intronizzare la Parola di Dio della quale è stato proclamato il brano evangelico del Seminatore che getta abbondantemente il seme su ogni tipo di terreno, brano che ha guidato il cammino dei giorni scorsi verso la Misericordia.

Un’immagine predisposta davanti alla Porziuncola è stata svelata e cambiava man mano che la proclamazione del brano ci annunciava la possibilità dei diversi tipi di terreno, fino a giungere al terreno che porta frutto, dove il 30, dove il 60 e dove il 100 per 1.

Cento per uno, il tema della XXXIV Marcia francescana ed il tema guida della riflessione proposta da fr Alessandro Ciamei dei Frati Minori del Lazio.

Fr Alessandro ha iniziato richiamando i giovani sulla responsabilità di ognuno in merito a ciascun dono ricevuto in questi giorni, certo, ma in particolare in merito al Dono: la Misericordia, il Perdono, l’incontro e l’abbraccio ricevuto rinnovato dal Padre. È quello il Dono di cui ciascuno è responsabile perché possa portare frutto, anche 100 volte tanto!

Ancora fr Alessandro ha ricordato la gratuità di questo Dono e come sia sempre Dio a fare il primo passo nei nostri confronti. Da parte nostra la possibilità di accoglierlo, permettendogli di moltiplicarsi 30, 60 o 100 volte, oppure di rimanere 0, cioè di annullarsi.

Ben più esteso e articolato è stato l’interveto di fr Alessandro, per cui rimandiamo alla sua viva voce nel video che segue: