…Ognuno di noi è il sogno di Dio!
Carissimi,
pubblichiamo di seguito due perle, due testimonianze donateci da chi ha partecipato al Tu sei il sogno di Dio 2016.
Diamo la parola a Chiara…
Tutto è iniziato un mese fa quando Francesca, la nostra animatrice, venne da me e mi propose un corso dal nome: “Tu sei il sogno di Dio”. Io le chiesi qualche informazioni in più per capire di cosa si trattasse, ma l’unica risposta fu l’ora di partenza e le date dei giorni che avremmo trascorso ad Assisi.
Lì per lì, con così poche informazioni, non ero molto convinta, poi però è scattato qualcosa dentro di me, ho iniziato a vedere quest’esperienza come una possibile via di svolta. Volevo allontanarmi da tutto quello che mi stava divorando dentro, da quella voragine a cui non sapevo dare una spiegazione…
Forse la parola giusta e che volevo allontanarmi da questa vita frenetica che non mi permetteva di respirare.
…E mi sono ritrovata ad Assisi, svestita dalle mie maschere, ad ascoltare parole che mi aprivano sempre di più gli occhi. Più proseguivamo con l’ascolto, più il mio modo di pensare cambiava fino ad arrivare a scoprire le verità e i principi su cui si basa la vita, entrando in contatto sempre più intimo con Dio.
E’ stato un trovare sempre più il vero senso della fede che da tempo ricercavo, che, ad essere sincera, nell’ultimo periodo avevo perso.
Man mano sentivo colmarsi quel vuoto interiore che mi portavo dentro da molto tempo; lo sentivo colmarsi dell’urgenza di amare: prima di amare gli altri bisogna imparare ad amare noi stessi.
E’ veramente difficile cambiare le mie idee, questo modo di stare al mondo, la abitudini con cui sono cresciuta… ma un gradino alla volta ce la farò! Non posso fare più finta che non ci sia niente lassù! Ora Lo trovo oltre ogni banalità, oltre ogni cosa comune.
C’è ancora un ultimo pensiero che è davvero importante per me esprimere: GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
Un abbraccio.
Chiara
…ed ora ascoltiamo Benedetta…
Prima di arrivare ad Assisi, i nostri educatori ci hanno detto di svuotare la testa da tutti i pensieri e i problemi che ci affliggevano… facile a parole.
Personalmente non ho seguito questo consiglio, perché stavo e sto vivendo un periodo non facile. Giunta ad Assisi, però, ho capito subito che l’atmosfera lì era diversa, che si respirava aria “più buona”, aria migliore di quella caotica e nervosa di Roma. Mi sono resa conto che i frati e le suore ci avevano accolto perché volevano dirci qualcosa di davvero importante, che ognuno di noi è il SOGNO DI DIO!
Dio ci ama così come siamo perché siamo i suoi doni più grandi. Avevamo bisogno di sapere altro? Spesso l’uomo non si accontenta, ma in questo caso la sensazione di pienezza era al di sopra delle aspettative. “Benedetta, tu sei il sogno di Dio”… L’emozione che ho provato è stata enorme, perché pensare così in grande non è semplice. Conosciamo i nostri limiti e arrivare a credere di essere ciò che Dio desidera sembra spropositato. Ma è questa la bellezza di Dio, ci ama così tanto da perdonare ogni nostro errore quando noi stessi non riusciamo a perdonarci; da sperare in noi anche quando noi stessi non abbiamo fiducia; ci ama in quanto figli anche se noi spesso ce lo dimentichiamo. Dio no, non si scorda di noi.
Questo è stato il messaggio che mi è rimasto impresso e che maggiormente mi ha colpito tra i tanti che ci hanno trasmesso in quei pochi giorni. Ricordo con piacere l’ultimo pomeriggio passato al parco vicino alla struttura… Le nostre parole volavano leggere come le altalene, la spensieratezza e la consapevolezza di poter essere felici avevano preso il sopravvento.
Ma ecco che arriva il giorno dopo… “casa”… mi era mancata tantissimo ed ora mi dovevo svegliare, per mettere in pratica la teoria. D’altronde sono partita con una marcia in più:
IO SONO IL SOGNO DI DIO e questo mi basta.
Benedetta